Guarda il video > Glaucoma cos’è, come riconoscerlo. Prevenzione, controlli e cure.
Il glaucoma è una parola di origine greca che significa occhio bianco. È un grande nemico della vista, chiamato dagli oculisti il ladro nella notteperché generalmente non fa male, non si sente nulla ma si può arrivare a perdere la vista – spiega il dottor Luigi Fusi medico chirurgo specializzato in oculistica. È estremamente importante per il benessere della capacità visiva mantenere corretta la pressione all’interno dell’occhio. Sull’argomento glaucoma, per fortuna la popolazione è generalmente informata: sono tanti anni che se ne parla proprio a causa dei rischi elevati.
L’importanza delle visite di controllo
«Ricordiamo che è bene, dopo i quarant’anni, sottoporsi a un controllo della pressione oculare, chiamata tonometria. Ricordiamo anche che i valori medi normali si attestano intorno ai 20 mm/hg. Chi ha un valore più alto è bene che venga controllato da uno specialista oculista. Ci sono molte iniziative in Italia, di associazioni Onlus e volontari che vanno a fare delle campagne di controllo pressorio oculare con dei mezzi mobili. Questo è importante per scoprire eventuali problemi agli occhi», continua il dottor Fusi.
Come ci accorgiamo del glaucoma?
«Molte volte non ci accorgiamo di avere il glaucoma se non al momento della visita oculistica. Quindi è buona norma fare un controllo della pressione oculare dopo i quarant’anni. L’esame principale è quello del campo visivo, ovvero percepire l’orizzonte attraverso uno strumento di ciò che può vedere il paziente. Il glaucoma – ladro nella notte – ruba, porta via una parte del campo visivo creando uno scotoma. Questa amputazione del campo visivo diviene via via più grande. Fino ad arrivare purtroppo la perdita della vista ai casi più gravi ed estremi».
Conservare le funzioni visive
«Ricordiamo dunque l’importanza della prevenzione. Anche le persone che sono sotto cura per glaucoma – anche ben condotto – devono fare regolarmente i controlli, utilizzi quotidianamente i colliri che lo specialista/oculista gli ha prescritto. In questo modo è possibile conservare e preservare le funzioni visive con un nervo ottico efficiente», conclude il dottor Luigi Fusi.
Fonte: diariodelweb.it