La tecnologia odierna permette anche in campo oculistico di approfondire delle informazioni, raccogliere dei dati sulle condizioni, naturalmente, del bulbo oculare. Siamo abituati a pensare che l’oculista esamina l’occhio con le lampade a fessura, con dei microscopi, con delle macchine fotografiche, ma difficilmente ci viene in mente di pensare che l’oculista utilizza uno strumento come questo che è un ecografo oculare.
A cosa serve l’ecografo?
L’ecografo è uno strumento che ci dà un’immagine di un bulbo oculare in sezione raccontandoci la posizione delle parti più interne come la retina, il vitreo, il cristallino e quindi permette di osservare in vivo quello che magari, per cause traumatiche, emorragie o cataratte molto pronunciate, non riusciamo a vedere. Quali sono i vantaggi? I vantaggi sono la flessibilità.
Lo strumento è dotato di una sonda che viene appoggiata sul bulbo oculare del paziente e che permette di ottenere delle immagini molto precise. Inoltre questi strumenti di ultima generazione permettono di eseguire con un microfilm di quello che si fa, con un film breve, su tutte le condizioni del bulbo oculare.
E’ chiaro quindi che riusciamo ad avere delle notizie precise sulle condizioni della retina, del cristallino in modo puntuale e ci permette di eseguire una diagnosi accurata sulle condizioni del paziente.
Questo è uno strumento come vedete, piccolo e versatile, altamente tecnologico, permette quindi di fare le ecografie,nello specifico vediamo il fondo dell’occhio di un paziente, nervo ottico, il cristallino, la parte del bulbo ma permette di fare anche altri esami, permette di fare ad esempio una valutazione del cristallino stesso: esiste un programma che calcola la potenza stessa della lente introoculare da introdurre nell’occhio con tutti i parametri.
Esistono poi, anche delle funzioni diverse che ci permettono di fare anche un’ecografia di tipo differente con delle onde di picco in modo da abbinare all’immagine ecografica, fotografica anche delle onde di riflessione.
Quindi è evidente che l’oftalmologia ha delle tecnologie sempre in divenire, sempre portate ad approfondire le conoscenze per quel che riguarda le condizioni visive dell’occhio. Esistono delle tecniche non invasive, assolutamente dolci, non dolorose che consentono al medico e quindi al paziente di identificare una condizione, uno stato d’essere e trovare le condizioni di rimedio per quella situazione.
L’ecografo permette un’indagine accurata, precisa e continua delle condizioni dell’occhio, della retina e del cristallino.