La popolazione italiana sta invecchiando che è una notizia importante, bella, positiva. Sappiamo che gli italiani con più di 65 anni sono più del 6% della popolazione nazionale. Sono tutte persone che hanno una mentalità attiva, ormai guidiamo tutti, tutti leggiamo e guardiamo la televisione. Purtroppo le problematiche che limitano l’attività. l’autonomia visiva sono tante.
Vedremo in sintesi di affrontare questi argomenti che sono la cataratta, il glaucoma e le maculopatie. Affrontiamo pertanto questa problematica in un modo di oftalmologia sociale, cioè del riflesso che nell’autonomia, nella vita delle persone, questi impedimenti biologici legati all’occhio, hanno sulla loro vita.
L’argomento ormai più dibattuto, più conosciuto è quello delle cataratte. Ormai vediamo nei nostri ospedali, negli ambulatori pazienti ultra ottantenni e per contrasto cinquantenni, che vengono a trovarci per risolvere delle patologie legate alla cataratta.
L’intervento ormai lo sappiamo è diffuso e sicuro, riusciamo ad impiantare delle lenti artificiali, dei cristallini morbidi quindi con un taglio veramente microscopico non superiore ai 3mm, 2,5mm di solito, attraverso il quale il chirurgo fa entrare il cristallino pieghevole, quindi piegato, attraverso uno strumento che è una speciale siringa all’interno dell’occhio.
Vantaggi per il paziente:
- gesto chirurgico minimo
- recupero rapido
- conservazione quindi dell’attività visiva e quotidiana della persona senza sconvolgere i ritmi della vita di tutti i giorni.
E’ un vantaggio grande perchè i parenti che devono accompagnare l’anziano, non hanno un sovvertimento della quotidianità, l’anziano non viene ospedalizzato e quindi vive questo gesto come un gesto di recupero ma non come un gesto e un atto di malattia vera e propria.